"La musica, un bene da restituire" non si stancava di ripetere Piero Farulli, in sintonia con Massimo Mila che scriveva “La musica più che da chiedere, ha da dare". La cultura abita il presente e il "classico" porta in sè la capacità, il potere di mettere cuore e mani dentro questo presente. Nei suoi traumi, nelle sue bellezze.

I 200 anni della Nona di Beethoven diventano un'occasione per riflettere su diritti, armonia, comunità, utopia. Il concerto di Giovanni Sollima è testimone della capacità della musica di superare barriere e pregiudizi invitandoci a tenere uno sguardo aperto. Ed ancora, Notte Trasfigurata costituisce il "secondo movimento" di una serata dedicata alla violenza di genere che si aprirà con Claudio Santamaria e Francesca Barra ne "Lo stupro di Lucrezia" di Shakespeare per poi "trasfigurarsi" grazie al messaggio contenuto nell'opera di Schönberg in cui l'amore illumina il buio.

Nell'anno pucciniano Lucca Classica propone sguardi dedicati al Maestro (anche grazie ad una speciale collaborazione con il Centro Studi Giacomo Puccini): l'opera per quartetto, per pianoforte, le liriche, la musica dei suoi avi, il rapporto con le arti visive, l'itinerario nelle sue dimore , un'escursione nelle musiche del suo tempo. Il Convegno dell'Associazione Nazionale Critici Musicali dedicato a Giacomo Puccini contribuirà a stimolare una riflessione attuale e vivace. Ricordo volentieri nel programma la conversazione che Angelo Foletto terrà con Raina Kabaivanska, tra l'altro premiata a Lucca Classica nel 2016. Altra significativa presenza, per il Premio Lucca Classica 2024, è quellaNuria Schönberg Nono nell'anno degli anniversari di Luigi Nono e Arnold Schönberg, ai quali il Festival dedicherà momenti importanti.

Vorrei ringraziare le orchestre ed i cori giovanili, le bande, gli studenti del Conservatorio Luigi Boccherini, i dirigenti e gli insegnanti. Così come non dimentico la preziosa azione di chi che apre i luoghi di cura alla musica.

Ringrazio chi ha sostenuto e visto crescere la manifestazione, il Cda ed il Comitato artistico di AML e tutto lo staff, uno straordinario gruppo di professionalità e sensibilità che dalla progettazione, alla gestione, all'organizzazione ha lavorato con senso di appartenenza e reso possibile tutto ciò. Lo faccio nelle persone dei due presidenti che hanno accompagnato la mia direzione artistica: Marcello Parducci, uomo di straordinarie intuizioni ed enorme passione, e Marco Cattani che dal 2016 con il suo grande lavoro ha permesso a Lucca Classica di consolidarsi ed essere qui, pronta per la decima edizione.

Grazie a tutti coloro che hanno suonato, a tutti coloro che hanno ascoltato, criticato, suggerito, incoraggiato, a coloro che si sono emozionati e che in diversi modi ci sono stati.
Qui, e nella musica, fenomeno umano potente e necessario, cura e forza vera, abitano cuore ed energie grazie alle quali Lucca Classica, mantenendo anima e identità in una continua metamorfosi sono certo che saprà farsi interprete del presente generando senso di comunità, amore per la cultura, nuove sensibilità ed acquisizioni di pensiero come un Festival, oggi più che mai, deve impegnarsi a fare.

Simone Soldati
Ideatore e direttore artistico