Beatrice Venezi dirige dal 2014 la “Nuova Orchestra Scarlatti” di Napoli, affiancando a questo prestigioso incarico un’acclamata carriera di pianista e compositrice. Un percorso fulminante che l’ha condotta nei teatri di tutto il mondo, guadagnando così una visibilità internazionale, che l’ha resa un’ambasciatrice del “Made in Italy di altissimo valore”.
Sempre in prima linea, per far scoprire ai giovani la musica classica (è anche Direttore Principale dell’Orchestra Scarlatti Young) si presta ad iniziative in collaborazione con artisti rappresentativi di generi musicali diversi, come ad esempio, il suo dialogo con Rocco Hunt agli MTV Digital Days. Nel novembre 2014 si esibisce per la prima volta con la Nuova Orchestra Scarlatti, l’ex orchestra della Rai di Napoli: è amore a prima vista da entrambe le parti.
Nata a Lucca nel 1990, oggi Beatrice Venezi, 27 anni, è direttore d’orchestra, pianista e compositrice. Figlia unica con un forte accento toscano, Beatrice è molto legata alla figura del suo concittadino Giacomo Puccini (“sono cresciuta a pane e Puccini”, afferma). I due lucchesi non solo sono legati dalla città natale, ma Beatrice, che porta il nome di Puccini nel mondo, fa anche sua la forte tematica femminile delle opere di tutto il repertorio pucciniano, di
cui è un’esperta conoscitrice. Puccini è il primo a dare rilievo al ruolo femminile nell’opera, interessandosi alla psicologia e alla personalità, entrambe molto scavate e definite, delle sue eroine, indiscusse protagoniste delle sue opere. La sensibilità artistica di entrambi si esplica in alcuni tratti comuni come la passione per lo stile, Beatrice ha conquistato con i suoi look i maggiori teatri italiani, l’amore per la poliedricità, non solo musica ma anche letteratura, viaggi e contaminazioni con altri ambienti artistici.
Intraprende lo studio del pianoforte a 7 anni quasi per caso. Nella scuola elementare dove era iscritta c’era una maestra che impartiva lezioni di pianoforte; un suo compagno di classe cominciò a frequentare queste lezioni e lei disse a sua madre che avrebbe voluto provare. Fu amore a prima vista.
La prima insegnante di Beatrice consigliò ai genitori di iscriverla al Conservatorio di Lucca quando aveva 9 anni e così fu. Comincia a frequentare il corso di studio di diploma, vecchio ordinamento (10 anni), presso il conservatorio di Lucca; gli ultimi due anni di questo percorso li frequenterà presso il conservatorio di Siena sotto la guida del pianista argentino Norberto Capelli. Si perfeziona con i Maestri Lucchesini, De Maria e Balzani.
Nel 2005 partecipa al suo primo concorso pianistico vincendolo.
Nell’estate 2009 - l’anno dell’esame di maturità - lavora per la sua prima produzione operistica all’estero, in Germania, come maestro collaboratore e vocal coach. L’opera in questione era Madama Butterfly di Puccini; questa produzione segnerà ufficialmente l’inizio della carriera di Beatrice e, pertanto, il titolo pucciniano ha un particolare valore affettivo per lei. A questa prima esperienza in Germania ne seguiranno altre dapprima come maestro collaboratore e vocal coach, poi come assistant conductor, fino ad aggiudicarsi recite e produzioni proprie.
Durante questo periodo ha modo di eseguire un repertorio pressoché sconosciuto in Italia, ossia quello dell’operetta tedesca e austriaca.
Sono esperienze lavorative, ma anche umane molto importanti per Beatrice: collabora più volte con la stessa casa di produzione di Stoccarda e quindi si ritrova a frequentare il più delle volte gli stessi colleghi, che diventano un po’ la sua famiglia tedesca.
Decide di intraprendere parallelamente lo studio della composizione sotto la guida del Maestro Gaetano Giani Luporini, altra figura molto importante nella sua formazione. Luporini era il direttore del Conservatorio di Lucca quando Beatrice iniziò a studiare pianoforte. Oltre alle nozioni relative alla composizione, il Maestro le trasmette anche l’interesse per l’antroposofia di Steiner, la passione per l’orchestrazione e il gusto per la teatralità (Luporini aveva
lavorato intensamente accanto a Carmelo Bene per le musiche di scena). È proprio lui che definisce la scelta di Beatrice di diventare un direttore d’orchestra come “necessità interiore”. Ed è proprio così che Beatrice la descrive oggi.
Lo studio della composizione acuisce il suo interesse anche nei confronti del repertorio contemporaneo, in cui si specializza eseguendo prime assolute di compositori italiani, in qualità di pianista e poi di direttore d’orchestra, e dedicandosi alla pubblicazione di saggi di
musicologia, tra cui uno dedicato proprio al suo Maestro: “Gaetano Giani Luporini: La Necessità interiore dell’ Arte”. Ed è sempre il suo Maestro di composizione a suggerire a Beatrice colui che diventerà il suo primo Maestro di direzione d’orchestra: Piero Bellugi.
Nel frattempo frequenta anche i corsi presso l’Accademia Chigiana di Siena e nel 2012 vince l’audizione per essere ammessa al corso di laurea magistrale di secondo livello di direzione d’orchestra presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove si laurea nel 2015. Sempre nel 2012 avviene il suo debutto con la Filarmonica della sua città natale, la Filarmonica di Lucca.
Da lì seguono numerosi concerti con compagini nazionali ed internazionali, tra cui: l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, la Nuova Orchestra Scarlatti, l’Orchestra Filarmonica Campana, l’Orchestra da Camera Fiorentina, l’Orchestra della Magna Grecia, l’Orchestra Filarmonica di Lucca, l’Orchestra Filarmonica di Benevento, l’Orchestra Sinfonica ALMA, l’Orchestra della Fondazione Bulgaria Classic, l’Orchestra e il coro del Teatro Bolshoij di Minsk, la State Youth Orchestra of Armenia, l’Orchestra Filarmonica Nazionale di Odessa, l’Orchestra Classica di Madeira, l’Orchestra dell’Al Bustan Festival di Beirut, l’Orchestra della State Opera House of Georgia, l’Orchestra Sinfonica della Radio dell’Ucraina.
Negli anni collabora con festival importanti quali il New European Festival di Stuttgart, il Festival di Bellagio e del Lago di Como, il Festival Pontino di musica contemporanea per il quale tiene il concerto di apertura della 50esima edizione nel 2014 il Maggio Musicale Fiorentino dove lavora con il M° John Axelrod, di cui è assistente nella produzione di “Candide” di Leonard Bernstein nel maggio 2015.
Nel 2015 è stata selezionata, insieme ad altri personaggi Italiani conosciuti a livello internazionale, come ad esempio Eleonora Abbagnato e Carlo Cracco, come paladina di una visione tanto innovativa da essere inserita nel progetto Audi Innovative Thinking, nato per raccogliere idee e testimonianze degli innovatori contemporanei.
Un nuovo colpo di fulmine c’è stato recentemente in seguito alla sua partecipazione all’Aram Khachaturian Conducting Competition, nel giugno 2016 a Yerevan. Già dopo il primo round viene avvicinata dal direttore artistico dell’orchestra che le propone la nomina di Assistant Conductor della State Orchestra of Armenia; Beatrice accetta. Nell’estate del 2016 debutta presso il Festival Puccini di Torre del Lago con l’opera “Turandot” di Ferruccio Busoni.
A marzo 2017 ha debuttato all’Al Bustan Festival di Beirut insieme ad un’altra musicista Made in Italy, la pianista Gloria Campaner. Ancora nel 2017 ha diretto alla State Opera House of Georgia a Tbilisi, la Ukrainian Radio Symphony Orchestra e l’Orquestra Classica da Madeira.
Al 63° Festival Puccini di Torre del Lago, il Maestro Beatrice Venezi è stata nominata Direttore Principale Ospite dove ha diretto “La Rondine” del centenario. Anche per il 2018, Beatrice Venezi è stata designata con la stessa carica, ed inoltre avrà il compito di sviluppare il progetto della Fondazione Festival Pucciniano.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Beatrice continua con il suo ruolo di Direttore Principale dell’Orchestra Scarlatti di Napoli e con la sua collaborazione con la State Orchestra of Armenia. Per il 2018 sono previste collaborazioni con i teatri nazionali di Sofia, Rijeka, Kiev, Odessa.
RICONOSCIMENTI
Nel 2015 è stata insignita del prestigioso “Premio Donna 8 Marzo - La Musica per la Vita” dall’ Associazione ASSAMI - Amici del Conservatorio di Milano.
Nel 2016 ha ricevuto il “Premio Cupisti” per i giovani talenti della musica, assegnatole dall’Associazione Culturale Michelangelo Cupisti e dalla Fondazione Festival Pucciniano.
Nel 2017 il Maestro Beatrice Venezi viene eletta da Lions Club Milano alla Scala vincitrice dello storico premio “Scala d’Oro” per le sue grandi capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani generazioni.
Sempre nel 2017 il Maestro ha ricevuto il prestigioso premio Targa d’argento Luciana Pardini dal Circolo Catalani di Lucca, premio riservato alle giovani talenti della musica classica.
Nel maggio 2017, Beatrice Venezi è stata relatrice del TEDxBergamo con lo speech “Avanti, Maestro!”