Il bilancio della settima edizione e lo sguardo al 2022

Auditorium Istituto Musicale Boccherini
Il bilancio della settima edizione e lo sguardo al 2022

Lucca, 6 settembre 2021 — Una maratona di musica lunga due mesi, con 64 appuntamenti in 12 sedi diverse, tra Lucca, Capannori e la Versilia. Poco meno di 300 i musicisti e gli ospiti coinvolti (290, per l’esattezza), due terzi dei quali under 30. Questi alcuni dei numeri della settima edizione di Lucca Classica Music Festival, la manifestazione promossa dall’Associazione Musicale Lucchese e dal Teatro del Giglio con il fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che chiude con un bilancio più che positivo.

Un primo resoconto del Festival è stato presentato questa mattina (6 settembre) dal presidente dell’Associazione Musicale Lucchese, Marco Cattani, e dal direttore artistico del Festival, Simone Soldati, assieme all’amministratore unico del Teatro del Giglio, Giovanni Del Carlo, al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, e al sindaco Alessandro Tambellini.

«Quella del 2021 è stata un’edizione impegnativa – ha esordito CattaniOltre 4000 presenze agli appuntamenti in calendario, più di 40 ditte e fornitori locali coinvolti, a Torre del Lago, Forte dei Marmi, Capannori. Voglio ringraziare tutti per aver contribuito a far crescere il festival anche in un anno difficile: istituzioni, enti, sponsor e mecenati che ci hanno sostenuto o con i quali abbiamo collaborato. Un grazie anche allo staff di Lucca Classica per il grande lavoro svolto».
Parole di apprezzamento arrivate anche da Bertocchini. «La valutazione di impatto è sicuramente positiva – ha detto – il festival ha ottenuto risultati di rilievo, visto anche il periodo. Da un lato Lucca Classica ha dimostrato nuovamente di essere in grado di coinvolgere una grossa parte del territorio provinciale. Dall’altro, ha dato prova della sua attrattività attirando nuovi sponsor. Particolari che ne denotano la capacità organizzativa e di programmazione». Capacità organizzativa che ha ricevuto il plauso anche del sindaco Tambellini, che ha aggiunto: «La territorialità è senza dubbio un elemento di grande importanza. Così come lo è la costante collaborazione con il Teatro del Giglio, con il Puccini Museum e con l’Istituto superiore di studi musicali “Boccherini”, fondamentali per lo sviluppo di progetti futuri».
Giovanni Del Carlo ha sottolineato la qualità e la quantità di eventi messi in calendario. «In questa estate Lucca Classica ha sicuramente contribuito ad arricchire l’offerta culturale proposta ai lucchesi e ai tanti turisti presenti che sicuramente avranno un motivo in più per ricordare con piacere il soggiorno in città».
«Era importante ripartire insieme – ha detto Soldaticon unità di intenti e una progettazione puntuale. Anche quest’anno abbiamo puntato su appuntamenti di qualità e, al contempo, abbiamo confermato la politica dei biglietti (con prezzi contenuti o addirittura simbolici) che rende gli eventi accessibili a tutti, per proseguire nell’opera divulgativa che è sempre stata alla base del festival. Tra qualche settimana presenteremo l’impianto di Lucca Classica 2022 – in programma dal 23 aprile al 1° maggio – e scopriremo insieme che la prossima edizione si muoverà su terreni nuovi, con un’attenzione anche alla sostenibilità. Si fa cultura anche così, cercando di scuotere le coscienze».

Con loro anche i rappresentanti di alcuni degli enti e delle realtà culturali che hanno contribuito a vario titolo a questa edizione. Lucca Classica, infatti, da sempre si caratterizza per la grande capacità di fare rete e coinvolgere la città e il territorio lucchese sia in termini materiali, con appuntamenti inizialmente diffusi in varie sedi nel centro storico e poi, negli anni, arrivati fino in Versilia, sia a livello di collaborazioni che si traducono in preziosi contenuti capaci di rendere il programma sempre più ricco e attraente. In questa edizione le realtà coinvolte nel Festival sono state 15 e si va dal Puccini Museum a Villa Reale di Marlia, passando per Villa Bertelli a Forte dei Marmi e Villa Orlando a Torre del Lago, per arrivare ai concerti realizzati in collaborazione con il Comitato Amur e le Dimore del Quartetto, inseriti nel programma di respiro nazionale “Musica con Vista”. Tra le collaborazioni principali, come sempre, quella con l’ISSM “L. Boccherini” la cui orchestra e il cui coro sono stati protagonisti di due grandi concerti e alcune prove aperte, anche quest’anno tra gli appuntamenti più apprezzati dal pubblico.

Confermato l’appoggio alla manifestazione di Camera di commercio e Lucca Promos. «Lucca Classica 2021 è stato più forte del Covid – ha sottolineato Bartoligrazie ai fattori innovativi che hanno sempre caratterizzato questa manifestazione. Lucca Classica è sicuramente un progetto su cui puntare». Per Lucca Promos, Pasquini ha aggiunto: «In soli sette anni, con una crescita incredibile, il festival è uscito dalle mura e ha portato le sue iniziative su tutto il territorio provinciale, attirando turisti e proponendo un’offerta culturale in grado di coinvolgere tutti».

Questa edizione di Lucca Classica ha goduto di un’ottima attenzione da parte dei media nazionali che hanno colto il valore della manifestazione. Il Festival è stato protagonista di trasmissioni televisive quali Save the date su Rai5 e Bell’Italia. In Viaggio su La7 ed è stata proposta ai lettori dei mensili Gardenia e Bell’Italia come un motivo in più per raggiungere la Lucchesia e godere di un soggiorno tra storia, bellezze paesaggistiche e buona musica. Anche Rai Radio3 e il TGR Toscana hanno offerto spazio alla manifestazione.

Per quanto riguarda il pubblico, le presenze sono state più di 4000, con molti turisti stranieri che, soprattutto a partire da fine luglio, hanno colto l’opportunità di arricchire il loro soggiorno a Lucca con ottimi concerti, proposti in suggestive location e a prezzi assolutamente contenuti.

Per quanto riguarda l’indotto creato dal Festival, sono più di 40 le aziende del territorio hanno lavorato con e per Lucca Classica, tra hotel, ristoranti, service audio, responsabili di sala e della sicurezza, consulenti e professionisti. Ci sono inoltre i ragazzi e le ragazze, una decina in tutto, che hanno lavorato come maschere ai concerti.