Goldoni, Haydn e l’arte della conversazione

Teatro San Girolamo
Goldoni, Haydn e l’arte della conversazione

7 maggio ore 12.15

50'
Ingresso consentito fino al raggiungimento dei posti disponibili

Teatro S. Girolamo

Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con l' opera goldoniana avrà presente i continui riferimenti in essa contenuti alla conversazione, vero e proprio coronamento della civiltà del ben vivere. Gli stessi personaggi delle commedie interloquiscono come protagonisti di un' arguta conversazione dai toni mutevoli. D' altro canto, la musica dello stile maturo di Haydn è improntata al medesimo stile di conversazione, come ben compresero i suoi contemporanei e come gli studiosi (e il pubblico) odierni continuano a riconoscerle. La conversazione propria, costumata e civile, quella conversazione che trattiene i singoli e la società dal commettere spropositi è un valore dello spirito cui anche noi dovremmo oggi richiamarci e che dovremmo amorevolmente coltivare.
Nel dialogo ovvero conversazione tra i due grandi maestri, frutto dell'immaginazione ma verosimile, numerose sono le citazioni dirette o le parafrasi dalle opere di Goldoni e dalle primissime biografie di Haydn. I riferimenti agli eventi della loro vita, benché inseriti in un quadro fittizio, sono puntualmente verificabili. Gli eventi storici cui talora si accenna sono altresì ben noti. Non deve meravigliare la padronanza dell' italiano da parte di Haydn, in parte perché lo apprese in gioventù da Nicola Porpora, in parte perché egli stesso musicò un considerevole numero di libretti d' opera in italiano e rimaneggiò un altrettanto considerevole numero di opere italiane di altri compositori. E' dunque perfettamente giustificabile una conoscenza “alta” della lingua del bel paese dove il sì suona. (Alberto Bologni)

Progetto di Alberto Bologni e Fabrizio Giovannelli
Testo di Alberto Bologni

Mirella Di Vita, soprano
Massimiliano Galli, attore/basso (Haydn)
Massimo Viganò, attore (Goldoni)
Alberto Bologni, violino
Giuseppe Barutti, violoncello
Fabrizio Giovannelli, pianoforte

Emiliana Paoli, regia

Musica di F. J. Haydn