Debutta nel 1977 a Piazza Navona come clown di strada. Nel ’78 fonda con Memo Dini la compagnia Anfeclown dove si metterà in luce per una comicità surreale e principalmente fisica. Conclusa la vena autarchica, passa al teatro, lavorando con Salvatores, Missiroli, Lavia.Al suo impegno teatrale alterna un’interessante attività cinematografica. Da “Italia-Germania 4 a 3 ” di Andrea Barzini a “Marrakech Express” e “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, premio Oscar nel 1991.
Giuseppe Cederna, di origini sardo valtellinesi, debutta nel 1977 a Piazza Navona come clown di strada. Nel ’78 fonda con Memo Dini la compagnia Anfeclown dove si metterà in luce per una comicità surreale e principalmente fisica. Conclusa la vena autarchica è in “Sogno di Una Notte d’Estate” del Teatro dell’Elfo regia G. Salvatores, poi è la volta di “Amadeus” di P. Shaffer regia di M. Missiroli; “il Giardino dei Ciliegi” di A. Cechov regia di G. Lavia; “Puntila e il suo servo Matti” di B. Brecht regia di P. Micol; “La Febbre” di W. Shawn regia di G. Gallione; “Tacalabala, il racconto del calcio” regia di G. Gallione; “Il Grande Viaggio” di G. Cederna e F. Niccolini, il racconto di un pellegrinaggio alle sorgenti del Gange, tratto dal suo omonimo libro. Nella stagione 2015/16 ha portato in scena gli orrori e le speranze della prima guerra mondiale con "L'Ultima Estate dell'Europa" regia di R. Cara. Nel 2017 ha debuttato con due nuovi spettacoli: “Mozart, ritratto di un genio” regia di R. Cara e “Da questa parte del mare” regia di G. Gallione, testi e musiche di Gianmaria Testa. Con “Di passi e di respiri” continua a raccontare le sue passioni dagli incontri e le sorprese del viaggio alla poesia alla letteratura. Al suo impegno teatrale alterna un’interessante attività cinematografica. Da “Italia-Germania 4 a 3 ” di Andrea Barzini a “Marrakech Express” e “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, premio Oscar nel 1991. Tra gli altri ha lavorato con Ettore Scola, Marco Bellocchio, Luigi Comencini, Mario Monicelli, i fratelli Taviani, Silvio Soldini, Fausto Brizzi, Rob Marshall. Attore e viaggiatore, dalla fine degli anni Novanta si dedica anche alla scrittura: “Il Grande Viaggio” e “Piano Americano” ed. Feltrinelli e “Ticino. Le voci del fiume, storie d'acqua e di terra” Excelsior 1881.