Alberto Bologni ha compiuto i suoi studi sotto la guida di Sandro Materassi, diplomandosi al Conservatorio di Firenze con il massimo dei voti e la lode. In seguito ha studiato con Stefan Gheorghiu e Ilja Grubert, conseguendo il diploma di solista al Conservatorio di Rotterdam. Ha inoltre studiato con Piero Farulli all’Accademia Chigiana di Siena e alla Scuola di Musica di Fiesole. È stato premiato ai concorsi Viotti di Vercelli e Spohr di Friburgo. È titolare della cattedra di violino all’Istituzione d’Alta Cultura “Luigi Boccherini” di Lucca.
Alberto Bologni, nato a Prato, ha compiuto i suoi studi sotto la guida di Sandro Materassi, diplomandosi al Conservatorio di Firenze con il massimo dei voti e la lode. In seguito ha studiato con Stefan Gheorghiu e Ilja Grubert, conseguendo il diploma di solista al Conservatorio di Rotterdam. Ha inoltre studiato quartetto con Piero Farulli all’Accademia Chigiana di Siena e alla Scuola di Musica di Fiesole. È stato premiato ai concorsi Viotti di Vercelli e Spohr di Friburgo.
Nel 1979, dopo aver ricevuto a Firenze il premio Leonardo da Vinci, inizia una carriera concertistica intensa e multiforme, costellata di calorosissimi successi di pubblico e di critica, che lo ha portato a esibirsi nelle principali sale da concerto e teatri italiane ed europee. Ha preso parte al Festival di Spoleto, al Festival di Tateshina (Giappone) e all’Adriatic Chamber Music Festival. Ha suonato inoltre con alcuni dei maggiori musicisti attivi sulla scena internazionale, quali Boris Belkin, Cristiano Rossi, Gregory Sandomirsky, Pavel Vernikov e Renato Zanettovich, Antonello Farulli, Danilo Rossi, Judith Glyde, Andrea Nannoni, Geoffrey Rutkowski, e Martin Storey, Gabriele Ragghianti, Kostantin Bogino,Giuseppe Bruno, Bruno Canino, Piernarciso Masi, Tiziano Mealli, Carlo Palese, Simone Soldati e il chitarrista Gianpaolo Bandini.
Ha eseguito più volte i concerti del più importante repertorio barocco, classico e romantico con orchestre quali la Camerata Strumentale Città di Prato, della quale è stato primo violino solista per dieci anni dalla sua fondazione, l’Orchestra della Toscana, i Muenchner Symphoniker, la Filarmonica di Torino, l’Orchestra di fiati del Festival di Spoleto etc.
Ha eseguito in prima esecuzione assoluta, come solista o in formazioni cameristiche, opere di Castagnoli, Dall’Ongaro, Festa, Giusti, Landuzzi, Luporini, Morricone, Rigacci, Senanes, Solbiati e Zangelmi. Ha effettuato registrazioni discografiche per le etichette Arts, Concerto, Cristophorus, Diapason, On Classical, Sam, Sheva (per la quale ha inciso I 24 capricci di Paganini, che esegue regolarmente in concerto), Tactus, e televisive o radiofoniche per Rai 1, Hessischer Rundfunk, West Deutscher Rundfunk, Radio Suisse Romande, RTSI di Lugano, Radio Vaticana. Negli Stati Uniti è stato ripetutamente invitato a tenere concerti come solista e master class alla Truman State University (Missouri), alla Lawrence University e alla Park University (Kansas).
Ha insegnato alla Scuola di Musica di Fiesole ed è stato più volte invitato come docente all’Accademia dell’Orchestra Mozart di Bologna e all’Orchestra Giovanile Italiana. È titolare della cattedra di violino all’Istituzione d’ Alta Cultura Luigi Boccherini di Lucca. Suona un Santo Serafino datato Venezia 1734.
Nel 1979, dopo aver ricevuto a Firenze il premio Leonardo da Vinci, inizia una carriera concertistica intensa e multiforme, costellata di calorosissimi successi di pubblico e di critica, che lo ha portato a esibirsi nelle principali sale da concerto e teatri italiane ed europee. Ha preso parte al Festival di Spoleto, al Festival di Tateshina (Giappone) e all’Adriatic Chamber Music Festival. Ha suonato inoltre con alcuni dei maggiori musicisti attivi sulla scena internazionale, quali Boris Belkin, Cristiano Rossi, Gregory Sandomirsky, Pavel Vernikov e Renato Zanettovich, Antonello Farulli, Danilo Rossi, Judith Glyde, Andrea Nannoni, Geoffrey Rutkowski, e Martin Storey, Gabriele Ragghianti, Kostantin Bogino,Giuseppe Bruno, Bruno Canino, Piernarciso Masi, Tiziano Mealli, Carlo Palese, Simone Soldati e il chitarrista Gianpaolo Bandini.
Ha eseguito più volte i concerti del più importante repertorio barocco, classico e romantico con orchestre quali la Camerata Strumentale Città di Prato, della quale è stato primo violino solista per dieci anni dalla sua fondazione, l’Orchestra della Toscana, i Muenchner Symphoniker, la Filarmonica di Torino, l’Orchestra di fiati del Festival di Spoleto etc.
Ha eseguito in prima esecuzione assoluta, come solista o in formazioni cameristiche, opere di Castagnoli, Dall’Ongaro, Festa, Giusti, Landuzzi, Luporini, Morricone, Rigacci, Senanes, Solbiati e Zangelmi. Ha effettuato registrazioni discografiche per le etichette Arts, Concerto, Cristophorus, Diapason, On Classical, Sam, Sheva (per la quale ha inciso I 24 capricci di Paganini, che esegue regolarmente in concerto), Tactus, e televisive o radiofoniche per Rai 1, Hessischer Rundfunk, West Deutscher Rundfunk, Radio Suisse Romande, RTSI di Lugano, Radio Vaticana. Negli Stati Uniti è stato ripetutamente invitato a tenere concerti come solista e master class alla Truman State University (Missouri), alla Lawrence University e alla Park University (Kansas).
Ha insegnato alla Scuola di Musica di Fiesole ed è stato più volte invitato come docente all’Accademia dell’Orchestra Mozart di Bologna e all’Orchestra Giovanile Italiana. È titolare della cattedra di violino all’Istituzione d’ Alta Cultura Luigi Boccherini di Lucca. Suona un Santo Serafino datato Venezia 1734.